Genitorialità: definizione del termine e funzioni

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Parlare di genitorialità, sostegno alla genitorialità ed educazione alla genitorialità significa conoscere innanzitutto cosa si intenda con questo termine. La definizione comune di genitorialità, quella riconosciuta universalmente da psicologi e terapeuti è che si tratti di una fase di sviluppo dell’adulto in cui si genera la capacità di creare, proteggere, nutrire, amare, rispettare e provare piacere per un essere altro da sé, che non è necessariamente un bambino da generare e crescere.

Genitorialità: l’evoluzione della definizione

Possiamo dire che negli ultimi anni il termine genitorialità e la sua definizione si sono ulteriormente evoluti e ramificati, comprendendo diversi aspetti della ricerca clinica e psicologica. In termini psicodinamici, ad esempio, la genitorialità e le sue funzioni sono parte fondamentale di ogni adulto e vanno sviluppare con iniziative di educazione alla genitorialità e sostegno.

La concezione più comune e iniziale paragonava la genitorialità ad un apprendistato per imparare l’arte di essere genitori, rispondendo ai bisogni dei figli nelle diverse fasi della loro evoluzione in modo adeguato. Una concezione più psicologica vede, invece, la genitorialità come parte fondante della personalità e si forma nell’infanzia, quando il bambino interiorizza comportamenti, aspettative, desideri e fantasie dei genitori nel cosiddetto “Genitore Interno”.

Altri autori parlano, invece, di generatività ovvero lo spazio della persona che “si occupa di” e rappresenta il culmine dello sviluppo psicosessuale e psicosociale della persona e alle dinamiche della coppia e della famiglia. L’adulto passa da un attaccamento unidirezionale, ovvero essere oggetto di cura, a una modalità reciproca del prendersi cura, che culmina con il dare origine a una nuova vita. Ricordiamo però che rispetto alla generatività, la genitorialità presenza una maggiore complessità per i processi psicodinamici che contiene e racchiude al suo interno.

La genitorialità e le sue funzioni: oltre l’essere genitori

Con il termine genitorialità, quindi, non si intende solo l’essere genitori reali ma il possedere al proprio interno uno spazio psicodinamico autonomo che fa parte dello sviluppo della persona e si attiva con la nascita di un figlio. Vediamo quindi quali sono le funzioni e il modo di esprimersi della genitorialità, che ha:

  • Funzione protettiva, tipica del caregiver che offre cure adeguate al bambino in termini di accudimento, protezione fisica e sicurezza;
  • Funzione affettiva, ovvero la capacità di entrare in risonanza affettiva con l’altro con una sintonizzazione affettiva, che comprende le emozioni da cui il bambino è circondato;
  • Funzione regolativa, ovvero la capacità che il caregiver trasmette al bambino di regolare i propri stati emotivi e organizzare risposte comportamentali adeguate;
  • Funzione normativa, ovvero la capacità del genitore di porre limiti e una struttura di riferimento al bambino e che comprende l’atteggiamento genitoriale verso norme, istituzioni e regole sociali;
  • Funzione predittiva, con cui si intende la capacità del genitore di prevedere il raggiungimento della prossima tappa evolutiva dai comportamenti del bambino;
  • Funzione rappresentativa, che racchiude le interazioni reali con il bambino, modificandole sulla base dell’evoluzione e della crescita del bambino stesso;
  • Funzione significante o funzione alfa della madre che costruisce il contenitore in cui il bambino inizia a pensare, tramite il processo di proiezione e identificazione;
  • Funzione fantasmatica: si tratta di fantasie che il bambino crea per conoscere la realtà e costruire la sua identità e all’inizio corrispondono ai fantasmi familiari dei genitori, consci e preconsci che fanno parte del romanzo familiare;
  • Funzione proiettiva, ovvero la mutualità psichica tra genitori e bambini con i cosiddetti “scenari narcisistici della genitorialità”, le proiezioni dei genitori sui loro figli;
  • Funzione triadica, ovvero la capacità di creare un’alleanza tra genitori e figlio in un cosiddetto gioco di squadra;
  • Funzione differenziale, dato che la genitorialità si esprime con la modalità materna e paterna, che hanno caratteristiche molto diverse tra loro e sono entrambe necessarie per un gioco relazionale sano;
  • Funzione transgenerazionale, quando il figlio viene inserito nella storia della famiglia, in quel continuum generazionale che comprende anche la sua nascita e racchiude le relazioni con le due famiglie di origine.

L’importanza del sostegno alla genitorialità

Come vedi la genitorialità è molto più dell’essere genitori e rappresenta diverse funzioni che coinvolgono sia aspetti individuali, sia aspetti relazionali alla base di un percorso educativo dinamico ed evolutivo, che segue la crescita del bambino.

Un percorso difficile, dato che crescere un figlio significa avventurarsi in un territorio inesplorato, con eventi imprevedibili e in cui non sempre si sa come comportarsi, ma soprattutto in cui la capacità genitoriale viene messa a dura prova.

Per questo i nostri terapeuti hanno dato vita ad appositi percorsi di sostegno alla genitorialità e di educazione alla genitorialità, per permettere alla coppia o al genitore unico di avere un ottimo rapporto con i figli dal punto di vista emotivo, affettivo, relazionale e comunicativo. Questo è particolarmente importante nelle fasi di sviluppo del bambino, ma anche in presenza di separazioni o divorzi, adolescenza e comportamenti problematici.

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