Corso rivolto a Infermieri, Psicologi iscritti all’Ordine e Psicologi e/o Medici abilitati alla Psicoterapia
È previsto l’accreditamento ECM (4,9 crediti ECM) per le sole categorie a cui è rivolto il workshop
RELATORI
ENNIO AMMENDOLA
Psicologo, Psicoterapeuta, supervisore REBT Albert Ellis Institute New York
BARBARA BARCACCIA
Psicologa Psicoterapeuta, Didatta Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva AIPC e SPC srl. Docente Università degli studi Roma Tre e Sapienza Università di Roma
GIUSEPPE NICOLÒ
Medico Psichiatra, Psicoterapeuta, Responsabile scuola specializzazione in Psicoterapia SPC Reggio Calabria, Didatta Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva SPC e SICC, Didatta SITCC, Direttore Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 5, Direttore SPDC Colleferro
ABSTRACT
- Giuseppe Nicolò:
Suicidio e predittività dell’evento tra evidenza scientifica e interventi: lo stato
dell’Arte.
E’ possibile predire l’evento suicidario, vi è evidenza che i farmaci possano attenuare o
azzerare il rischio suicidario? Quali sono gli interventi che dovremmo mettere in atto
per attenuare il rischio? Qual è l’evidenza scientifica a cui facciamo riferimento?
Esistono reamente predittori clinici dell’evento?
- Barbara Barcaccia:
I determinanti prossimi del suicidio: La teoria interpersonale.
Per porre in essere un atto suicidario, l’individuo deve non solo avere il desiderio di
togliersi la vita, un desiderio composto da onerosità percepita e bisogno di
appartenenza frustrato, ma anche aver superato l’istinto di sopravvivenza, deve cioè
aver acquisito una capacità di mettere in atto quel gesto, capacità costituita da una
diminuita paura della morte e da un’aumentata tolleranza al dolore fisico (Van Orden,
Witte, Cukrowicz, Braithwaite, Selby, & Joiner Jr, 2010). - Ennio Ammendola:
REBT & CBT: valutazione e pianificazione del trattamento per la suicidalità. L’effetto domino dei principali fattori di rischio nei tentativi di suicidio. Come affrontare il concetto di rischio nel suicidio.
L’intervento esplorerà alcuni dei principali fattori di rischio legati al suicidio e come
questi possano essere identificati lungo un continuum “voler vivere / volere morire»
che si differenzia dall’approccio categoriale “Voglio morire” o “Voglio vivere”. Questo
seminario affronterà il pensiero suicidario sottolineando l’importanza dell’approccio
collaborativo e identificando le comunicazioni verbali e non verbali dei pazienti ad
alto rischio. Verranno inoltre evidenziati fattori quali l’ambivalenza, la comprensione
dell’esitazione e la speranza come criteri importanti a ridurre il rischio suicidario.
Argomenti affrontati
• La funzione di valutazione e pianificazione del trattamento
• Come formulare un caso clinico usando l’effetto “Domino” del suicidi
• L’importanza del fattore speranza (Hope) come strumento efficace nel trattare i
clienti a rischio
• Come formulare un piano di trattamento con una concettualizzazione del caso
nella modalità REBT & CBT
ECM
È previsto l’accreditamento ECM (4,9 crediti ECM) per le sole categorie a cui è rivolto il workshop
QUOTE STANDARD NON OLTRE IL 5 APRILE 2019
⚫INFERMIERI, SPECIALIZZANDI E SPECIALIZZATI APC/SPC E SOCI SITCC: EURO 110,00 IVA INCLUSA
⚫ESTERNI: EURO 130,00 IVA INCLUSA
Abbiamo raggiunto il numero massimo di iscritti per questo corso. Grazie
Sarà rilasciato un attestato di partecipazione
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