IL RUOLO DEI FAMILIARI NEL MANTENIMENTO E NEL TRATTAMENTO DEL DOC
Angelo Maria Saliani
16 ottobre 2020
orario 14.30 – 18.30
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
Il corso si svolgerà in modalità webinar attraverso la piattaforma ZOOM orario 14.30-18.30
Nella conferma di iscrizione riceverete tutte le indicazioni e le istruzioni di partecipazione.
Corso rivolto a Specializzandi in Psicoterapia, Psicologi abilitati alla Psicoterapia, Medici Psicoterapeuti e Medici Psichiatri
È previsto l’accreditamento ECM (4,5 crediti) per le seguenti categorie professionali:
- Specializzandi in Psicoterapia
- Psicologi abilitati alla Psicoterapia
- Medici Psicoterapeuti
- Medici Psichiatri
N.B. Per l’attribuzione dei crediti è richiesta la frequenza del 90% delle sessioni scientifiche in programma e almeno il 75% di risposte corrette al questionario di valutazione apprendimento
PRESENTAZIONE
I familiari, e, più in generale, coloro che vivono accanto a una persona affetta da DOC sono sempre coinvolti, in misura maggiore o minore, direttamente o indirettamente, nella sintomatologia del paziente. La letteratura scientifica ha evidenziato che i familiari adottano nei confronti dei propri cari con DOC due atteggiamenti principali che vanno da un’estrema accondiscendenza, chiamata accommodation, al suo opposto caratterizzato da antagonismo.
- L’accommodation risulta essere un fattore prognostico negativo e numerose ricerche mostrano come esso correli con una peggiore risposta ai trattamenti e con più frequenti ricadute nel lungo termine. Effetti altrettanto negativi sono associati alle modalità di interazione collocabili sulla polarità dell’antagonismo. L’osservazione clinica, tuttavia, suggerisce che il continuum accomodamento-antagonismo cattura solo parzialmente il complesso sistema di reazioni interpersonali al disturbo. In altre parole, il familiare non si limita ad accontentare o a osteggiare il proprio congiunto affetto da DOC. Talvolta, prima di compiacere una richiesta ossessiva, prova a
eluderla con una frettolosa rassicurazione o una bugia, o si impegna in estenuanti dispute dialettiche volte a dimostrare che i timori ossessivi non hanno ragione di esistere, o escogita e suggerisce espedienti per aggirare l’ostacolo posto dal sintomo, o implora il congiunto esortandolo a guarire, o infine lo biasima. Da ciascuna di queste reazioni nasce una trappola che contribuisce ad alimentare il disturbo e a inasprire il clima familiare. Di più, ciascuna di esse partecipa a un’unica grande spirale viziosa interpersonale che culmina tipicamente con la colpevolizzazione del paziente e il rafforzamento delle sue credenze patogene più dolorose. - Le trappole più tipiche sono sette e ognuna di esse sarà descritta in modo dettagliato nel corso del seminario.
- Infine, molti dei trattamenti CBT rivolti alle famiglie dei pazienti con DOC prevedono principalmente interventi di psicoeducazione e addestramento alla tecnica ERP per la cura del sintomo, ma sembrano trascurare i determinanti psicologici del disturbo (senso ipertrofico di responsabilità e senso di colpa deontologico) e le dinamiche interpersonali che li mantengono. Le procedure e i principi terapeutici oggetto del seminario si prefiggono di rimediare a tale lacuna.
OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso ha due obiettivi principali:
- portare all’attenzione del clinico i fattori interpersonali che contribuiscono a
mantenere e ad aggravare il disturbo, in modo che siano inclusi nella
formulazione del caso; - con l’aiuto di esempi clinici ed esercizi mettere il professionista nelle condizioni di
fornire un aiuto concreto e mirato a familiari e pazienti impegnati nella battaglia
quotidiana contro il DOC.
Angelo Maria Saliani
Docente e Didatta delle Scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale S.P.C. di Roma e Napoli, S.I.C.C. di Roma e A.I.P.C. di Bari.
Professore a contratto di Tecniche del Colloquio Psicologico presso l’Università dell’Aquila. Si occupa da molti anni di relazione terapeutica e
dei processi interpersonali che caratterizzano il rapporto tra pazienti con Disturbo OssessivoCompulsivo e i loro familiari.
AFFILIAZIONI:
- Socio Didatta della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (S.I.T.C.C.).
- Socio e membro del comitato direttivo Associazione Italiana Disturbo Ossessivo-Compulsivo (A.I.D.O.C.).
- Socio Ordinario del Control Mastery Theory-Italian Group (CMT-IG).-International Member del San Francisco Psychotherapy Research Group (SFPRG).
PROGRAMMA
- 14.30 – 15.00 – Presentazione degli scopi del corso e introduzione ai concetti di
accommodation-antagonismo. - 15.00 – 16.00 – Le sette trappole interpersonali che mantengono il sintomo e rafforzano la sensibilità alla colpa
- 16.00 – 16.30 – Allenarsi a riconoscere le trappole. Esercitazione
- 16.30 – 17.00 PAUSA
- 17.00 – 17.30 – Uscire dalle trappole, parte 1. Dai circoli viziosi ai dialoghi virtuosi: i passi da seguire e l’uso del contratto
- 17.30 – 18.30 – Uscire dalle trappole, parte 2. Il setting del familiare e il setting congiunto. Dal primo incontro alle sessioni congiunte: procedure, ostacoli, soluzioni. Esercitazione
QUOTA E MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Euro 100,00 iva inclusa
Per iscriversi è necessario compilare la SCHEDA ONLINE e versare contestualmente la quota di partecipazione entro il 6 ottobre 2020.
Il versamento deve avvenire tramite bonifico bancario sul conto intestato a:
Scuola di Psicoterapia Cognitiva srl
IBAN IT87K0538703202000001606300
causale “Saliani 16 ottobre 2020”
IN CASO DI RINUNCIA
NON È PREVISTO IL RIMBORSO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Evento organizzato in collaborazione con TAGES ONLUS
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